giovedì 12 gennaio 2012

"Il territorio si può ancora salvare!", incontro con Domenico Finiguerra

Prendiamo esempio da chi è riuscito a tutelare questo bene comune.

Ne parlerà Domenico Finiguerra, sindaco virtuoso di Cassinetta di Lugagnano (MI), primo comune in Italia a consumo zero di territorio e cofondatore del movimento nazionale "Stop al Consumo del Territorio" e del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra ed il Paesaggio.

GIOVEDI' 19 gennaio ore 20,45 Auditorium Centro Culturale di San Giorgio, Piazza 8 Marzo (zona scuole), San Giorgio di Mantova

Promosso da: Comitato "Salviamo il Paiolo", Ecologisti e Civici, Associazione Civica Mantovana, Associazione Manto-GAS, Comitato contro autostrada CR-MN, FIAB, Forum Mantova.

Con l'adesione di: Soci di Banca Etica della Provincia di Mantova, SAF/Salute Ambiente e Futuro, Mantua Mothers, Circolo Decrescita Felice MN, Movimento Cinque Stelle, Italia Nostra sez. di Mantova.

Fermare il consumo del territorio e la distruzione del paesaggio si può, tocca a noi! L´Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio. Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio. Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all´anno. Dal 1950 ad oggi, un´area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita sotto il cemento.

La Lombardia tira il gruppo con 116 mila metri quadrati al giorno, 4.800 all´ora, 80 al minuto(*). La provincia di Mantova è ai primi posti per tasso di cementificazione annua. Intorno alla città e ai paesi sorgono complessi residenziali destinati a rimanere vuoti e nel degrado, gli ultimi spazi verdi delle città vengono utilizzati per edificare nuovi palazzi e garage. In sole tre regioni, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia gli spazi agricoli diminuiscono di 9.400 ettari all´anno mentre nei supermercati compriamo pere cilene e pomodori cinesi.

Perdiamo due medie aziende agricole al giorno e stiamo azzerando il settore agricolo che esporta ancora 26 miliardi di euro di prodotti all´anno, pari al 13% del PIL. Le case sono costruite senza necessità, finanziate dalle banche, agevolate dai comuni e rimangono vuote. E' possibile fermare questo scempio? Si, e tocca a noi cittadini! Prendiamo esempio da chi già l'ha fatto! Dai comuni virtuosi italiani fino alle nazioni europee come Germania e Francia!

(*) La rilevazione della distruzione del territorio italiano è riportata nel Rapporto annuale del Centro di Ricerca sui Consumi del Suolo di INU, Legambiente e del Politecnico di Milano.

Nessun commento:

Posta un commento