Altro cemento? Meglio il restauro
Un sindaco del Milanese: «Si può fare, vi racconto come»
Non sprecare territorio, non sprecare energia. La formula ideata da Domenico Finiguerra, sindaco del Comune di Cassinetta di Lugagnano (Milano), è stata portata all'attenzione dei numerosi amministratori mantovani, intervenuti giovedì sera al dibattito "Il territorio si può ancora salvare!", promosso all'auditorium di San Giorgio dal comitato “Salviamo il Paiolo”. Un appuntamento a cui hanno collaborato gruppi e associazioni civiche, nell'ambito della battaglia contro la cementificazione. Il sindaco, cofondatore del "Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio", ha messo in evidenza che basta essere determinati, un po’ fantasiosi, sobri nell'azione amministrativa e il gioco è fatto. Da quasi una decina d'anni Cassinetta di Lugagnano recupera il patrimonio edilizio senza prevedere zone di espansione residenziali e produttive.
Un paese costituito da duemila anime che riesce - cosa di cui il sindaco va fierissimo- ad andare avanti senza introitare oneri di urbanizzazione. Per avere risorse a disposizione la giunta di Cassinetta ha puntato a sfruttare le peculiarità della zona, ricca di ville del Settecento. Ha fatto delle convenzioni con i proprietari delle sontuose abitazioni, location ideali in cui celebrare matrimoni in forma civile dalle nove di sera a mezzanotte. Da quanto ha spiegato il primo cittadino, l'operazione funziona. Anzi, ha riscosso talmente tanto interesse che nell'arco dell’anno scorso sono state consolidate cinquanta unioni, che hanno portato nelle casse comunali l'equivalente di 30mila euro. E che in Comune sono arrivate prenotazioni anche da fuori provincia, che si protrarranno anche oltre la scadenza del mandato. «Abbiamo fatto di necessità virtù - ha detto Finiguerra - questo ha messo in moto anche i servizi locali di catering e fatto aprire bed & breakfast.
L'edilizia è in crisi, ma si potrebbe risollevare con il recupero di quello che è già costruito». Oltre ai matrimoni l'amministrazione ha portato al massimo l'Ici sulla seconda casa e le attività produttive; ridurre le luminarie natalizie; installare un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola materna; sostituire le lampade al cimitero con i led. «Abbiamo fatto anche dei risparmi: abbiamo rinunciato al giornalino comunale e all'addetto stampa - ha sottolineato il sindaco - gli assessori non si prendono nemmeno un'ora di permesso dal lavoro, perché il rimborso ricadrebbe sul Comune. Facciamo attenzione all'erogazione di finanziamenti nazionali ed europei». Per cambiare rotta occorre però trovarsi nella famigerata stanza dei bottoni, per giungere alla quale, il sindaco di Cassinetta di Lugagnano ha annunciato la futura costituzione di un nuovo soggetto politico. «Entro l'anno si terrà l'assemblea formativa di Ecologisti-Reti Civiche e Verdi Europei».
La coordinatrice del comitato Salviamo il Paiolo, Cristina Cardarello, ha invitato a firmare per sensibilizzare Comune e Provincia a dotarsi di Pgt a consumo zero del territorio. La petizione ha già superato la quota delle tremila adesioni.
(Graziella Scavazza)
[Dalla Gazzetta di Mantova del 21/01/2012]
Nessun commento:
Posta un commento